Co.Ra.La.S.
Quando l'Ingiustizia diventa legge, la Resistenza diventa dovere!!!
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giovedì 26 dicembre 2019
domenica 22 dicembre 2019
CONSIGLIO COMUNALE DEL 19/12/2019
Il 19 Dicembre si è tenuto l’ultimo
Consiglio Comunale di questo difficile 2019.
La maggioranza ha dato prova
ancora una volta di tutta la sua assenza di trasparenza e apertura al dialogo
democratico, ancora una volta decidendo su temi vitali per le sorti di una Città
in gravi difficoltà, in totale autocrazia e dimostrando una volta di più tutta
la sua arroganza.
Il Consiglio Comunale, convocato
per le ore 16,00 e iniziato in netto ritardo, si è chiuso alle ore 22,00, su votazione
della maggioranza, nonostante la netta opposizione della minoranza che chiedeva
si desse loro lo spazio istituzionalmente garantito per le interrogazioni e
mozioni.
La maggioranza invece chiudeva il
Consiglio, rifiutando il confronto sugli argomenti sollevati dalle opposizioni,
tra i quali “le spese generali della STS Azienda Speciale”, per riunirsi in un incontro di Giunta, evidentemente riconoscendo agli accordi tra i pochi
un privilegio rispetto al confronto con le parti, dando conferma del proprio
atteggiamento imperialistico e di sprezzo per le opinioni degli altri.
Tanta autoreferenzialità lascia riflettere
in un contesto tanto problematico per le sorti della Città che vive sotto la spada
di Damocle del dissesto finanziario, per addivenire al quale basterebbe la
bocciatura da parte della Corte dei Conti del piano di riequilibrio finanziario
approvato dal Consiglio Comunale lo scorso 18 Novembre e definito da molti “un
piano di lacrime e sangue” per i Cittadini.
Spazio per tali posizioni
autocratiche non sembrano opportune, lì dove si è appena decisa la liquidazione
della STS, che da quindici anni fornisce servizi ai cittadini di Frascati, sulla
base della solo teorizzata economia che conseguirà all’affidamento dei servizi ad
altre società, mentre si evita di rispondere alle richieste di analisi dei
costi effettivi della STS, assumendo la posizione di chi quando prende una
decisione non deve spiegare niente a nessuno.
Nello stesso Consiglio Comunale
del 19 Dicembre si approvava il nuovo contratto tra STS e Comune con effetti
retroattivi al 1 Gennaio 2019 e con durata di un anno. L’opposizione si
esprimeva in maniera critica sull’assurdità di disciplinare mediante un
contratto ciò che è già accaduto e domandava se tale formulazione non servisse
esclusivamente a ratificare decisioni già prese, ad assecondare quanto già
disposto da chi governa la Città, evitando opposizioni e confronto. La maggioranza
però non rispondeva, non chiariva neanche se la durata del contratto annuale
fosse da calcolare dalla data di sottoscrizione o da quella di applicazione, nel
quale caso si sarebbe votato per un contratto con una validità di appena dodici
giorni.
L’unica spiegazione che si
forniva per avere portato in Consiglio un contratto postumo, era il ritardo causato
dell’impreparazione del personale della STS, che a Luglio aveva la contabilità
ferma a Marzo. Come sempre quando i conti non tornano la colpa è degli altri,
se non di quelli che c’erano prima, dei dipendenti della STS. Non si ripercorreva però la storia di questo contratto, che sostituisce quello approvato in Consiglio
Comunale a Novembre 2018 e firmato il 6 Dicembre del 2018 senza contenuti economici ma anche esso con effetti retroattivi a Luglio 2018 e non si diceva che tale contratto ne
sostituiva un precedente, approvato a Marzo 2018, ma mai firmato, se pur avrebbe
avuto efficacia, insieme al piano di risanamento allegato, a partire dal 1
Gennaio 2018. Non si affronta mai approfonditamente questo discorso mentre si continua ad affermare a mantra che tutto quello che c’è di poco
chiaro in STS dipende dall'incompetenza del personale.
Nel Consiglio del 19 Dicembre si
approvava anche la Deliberazione di aumento delle tariffe dei parcheggi, uno
dei primi effetti del piano dei riequilibri, che costringe a cercare in fretta delle ambiziose economie ed entrate e, in questo caso, di fronte alle obiezioni di scarsa
trasparenza e condivisione dei provvedimenti con l’opposizione, l’Amministrazione
forniva come spiegazione quella di avere condiviso le scelte con il personale
della STS, per l’interesse del quale si sono, stavolta, dovuti adottare
provvedimenti invisi alla cittadinanza.
Sempre lo stesso ritornello insomma:
questa Amministrazione Comunale si fa vanto di essere stata la sola ad
assumersi la responsabilità di prendere provvedimenti duri ma necessari, affermando
che non si può sempre accontentare tutti e quando le parti opposte nel dibattito
politico chiedono spiegazioni o criticano, riversa la colpa o su chi c’era
prima o sul personale della STS, incapace sempre, anche se secondo loro formato
a dovere da una lunga serie di attività di tutoring on the job, che si nega
fossero invece consulenze. In alternativa non risponde o scioglie in anticipo i Consigli
Comunali, preferendo riunirsi in sala Giunta, in assenza di
contraddittorio, a decidere cosa fare di questa Città.
lunedì 16 dicembre 2019
TUTORING E FORMAZIONE...PERCHE' NON CHIEDERLO AI DIPENDENTI?
Si svolgono in questi giorni
Commissioni in Comune per fare chiarezza sulle circa 40.000 euro all’anno spese
in STS per consulenze che riportano come oggetto “tutoring e formazione in
materia di bilancio, contabilità e revisione di piani di risanamento”.
I Consiglieri di maggioranza e
minoranza si sforzano di capire in cosa consistano questi corsi. Il dibattito
si accende perché in Azienda non sono stati rinvenuti i libri firma dei
dipendenti.
Si interpellano i Direttori e, a
sentire loro, non si usa più fare formazione nelle aule con libro firma di
partecipazione, perché oggi la formazione si fa “on the job”, ossia mentre si
lavora, con personale esperto proveniente da ditte esterne che va in
affiancamento ai dipendenti. Il tutto provato dal fatto che del personale
esterno si aggirava in azienda e che l’intervento sui bilanci è stato
fondamentale anche per portare i risultati in pareggio.
Quindi titubanza generale, qualche
domanda, qualche affermazione volta a mettere in discussione, ma niente di
concreto…eppure otto dipendenti della STS erano presenti in quella stanza, se
pur a mo’ di tappezzeria, in piedi, in disparte, invitati via Facebook, ma non
potevano intervenire. Era contrario alle norme dei nostri regolamenti, forse, che
un dipendente della STS potesse parlare in quella sede in risposta ad un
Consigliere Comunale eletto democraticamente e quindi rappresentante dei
cittadini o a un Dirigente chiamato come il tecnico esperto a fornire alla
parte politica gli elementi necessari per farsi un’opinione. A nessuno è venuto
in mente che i dipendenti a cui quella formazione, on the job o non on the job,
era destinata avrebbe potuto fornire per lo meno l’altra versione dei fatti? Se
qualcuno volesse discutere se il trattamento ottenuto in un ristorante è o meno
coerente con il conto pagato non andrebbe a chiederlo oltre che al ristoratore
anche ai clienti?
I dipendenti del Comitato Co.Ra.La.S. oggi hanno chiesto ufficialmente via PEC ai Consiglieri Comunali della
Commissione, che si riunirà di nuovo domani, di individuare i dipendenti che
avrebbero fruito di tali corsi, di invitarli in Commissione e stavolta di
ascoltare anche la loro versione. Questa sarebbe democrazia, oltre che
semplificazione delle cose!
giovedì 12 dicembre 2019
La Democrazia esiste laddove non c’è nessuno così ricco da comprare un altro e nessuno così povero da vendersi!!! ____________________ Jean Jacque Rousseau __________________
La Democrazia, citando Rousseau, esiste solo dove nessuno è tanto potente da convincere gli altri ad affidarglisi e nessuno è tanto debole da credere che solo affidandosi a chi è potente può sopravvivere.
Può sembrare retorica, ma è ciò che succede in Italia, in Provincia di Roma, a Frascati, mentre un Comune va in dissesto e una società di 100 dipendenti viene liquidata.
Quando chi ricopre incarichi importanti può decidere chi di queste 100 persone continuerà a lavorare e chi no, è molto probabile che la maggioranza di questi 100 uomini e donne impotenti gli si affideranno, rinunciando ad affermare i propri diritti, a denunciare le ingiustizie, a raccontare la verità.
Succederà probabilmente che non si verrà mai a sapere che i dati economici indicati su un piano di riequilibrio che liquida un’Azienda non erano corretti, che gli strumenti di risanamento esistenti non sono stati applicati, che quello che passava per affiancamento del personale in materia di bilancio era in realtà uno strumento degli amministratori per costruire i bilanci, scavalcando le possibili obiezioni del personale.
Succederà probabilmente perché in questi tempi perdere un posto di lavoro, soprattutto dopo i quaranta anni, significa mettere a repentaglio la sopravvivenza della propria famiglia. Succederà perché affermare le proprie ragioni non permette di pagare il mutuo, le bollette e le necessità dei propri figli.
Non per questo le ragioni dei dipendenti di questa azienda non sono valide, forti e corrette, non per questo i loro diritti sono stati cancellati. E’ solo intervenuta la logica del potere, a cui si piegano inevitabilmente i deboli.
Se chi parla, pur con prove documentali, rischia più di altri di perdere il proprio reddito da lavoro, di incorrere addirittura in denunce, se viene contrastato nello svolgimento della sua funzione lavorativa con lettere di richiamo volte ad applicazioni di sanzioni disciplinari, è probabile che desista e rinunci ad affermare ciò che ritiene essere la verità, pur nella certezza di essere dalla parte del giusto.
Probabilmente accadrà proprio questo. Il potente e il ricco avrà convinto e comprato tutti, il debole e il povero si sarà arreso all’ingiustizia e venduto al miglior offerente. La DEMOCRAZIA, anche se ormai considerata una conquista del popolo, sarà ridotta nei fatti ad un’UTOPIA.
Probabilmente accadrà, ma non certamente… e se invece qualcuno capisse che solo smettendo di rinunciare all’affermazione della verità, che solo smettendo di vendere i propri diritti in cambio delle briciole si potrà rompere questa legge che li condanna alla sconfitta?
Forse basterebbe questo a rendere possibile la DEMOCRAZIA. Forse anche Rousseau dovrebbe ammettere che la DEMOCRAZIA è possibile anche dove c’è qualcuno così ricco da comprare qualcuno, che è tanto povero da potersi far comprare, MA CHE HA CAPITO DI NON DOVERLO FARE ACCADERE!!!
domenica 1 dicembre 2019
LA TRASPARENZA
La trasparenza indica un corpo che, lasciando passare la luce, permette la visione di oggetti che si trovano al di là di esso.
La TRASPARENZA viene utilizzata frequentemente nella vita politica ed amministrativa e con essa viene indicata e a volte imposta dal legislatore la necessità di rendere gli atti e i bilanci accessibili e chiari a tutti, in modo da scongiurare che si possano mettere in atto sotterfugi, che si possano dichiarare delle cose e farne altre, che si possano conseguire guadagni illeciti senza che ne rimanga traccia.
Nella nostra Società, sempre più complessa, non è facile fare emergere la trasparenza assoluta, anche solo per la diversità di codici linguistici propri di ogni sistema di classe e di settore. L’errore che non si deve compiere è quello di leggere dietro ad ogni atto scritto, dietro ad ogni discorso o rendiconto economico qualcosa di losco, di illecito, trascinando pericolosamente tutti verso un clima di sospetto generalizzato. Questo perché una società non può basarsi sul sospetto, perché se si finisce di sospettare di principio di tutto, i rapporti sociali diventano tesi, estenuanti e tali da non produrre risultati apprezzabili, perché vale il principio che se c’è del marcio in ogni cosa, non c’è del marcio in nessuna cosa.
C’è però un dovere di trasparenza di coloro che hanno delle responsabilità nelle vicende politiche e amministrative della nostra società, volta a rendere accessibile a tutti i cittadini la purezza dei propri intenti e ad escludere la gestione arbitraria delle risorse collettive.
Quando, invece, si prende atto che non vengono pubblicati, nonostante gli obblighi di legge, i contenuti economici dei contratti, che vengono secretate relazioni e pareri che vertono sugli stessi diritti di coloro che non possono accedervi, che mentre si invita qualcuno alla collaborazione si compiono atti volti a danneggiarlo, che si organizzano tavoli di contrattazione a cui non si invitano tutte le parti, si ha inevitabilmente l’impressione che chi agisca voglia nascondere qualcosa.
Quando qualcuno parla sempre in prima persona, cerca sempre di giustificare se stesso, attribuendo sempre le responsabilità agli altri, dà l’impressione di perseguire ad ogni costo i propri interessi e di voler occultare qualcosa agli altri.
Quando invece qualcuno si rende disponibile al confronto, al dialogo alla pari, all’accesso ad atti e documenti, dimostra di non avere alcun interesse personale da nascondere, di mettere al di sopra di tutto il bene comune.
Quando si incontrano persone che agiscono così, i sospetti si dileguano e fiorisce quella fiducia senza la quale nessuna amministrazione e nessun buon governo sono possibili.
La TRASPARENZA è infatti possibile solo quando si parte da una sincera buona volontà di essere onesti e di servire davvero gli altri.
martedì 26 novembre 2019
Don' t be afraid...Co.Ra.La.S. doesn't stop!!!
martedì 19 novembre 2019
IL CONSIGLIO COMUNALE DECRETA LA FINE DELLA STS
Lo scorso 18 Novembre 2019, è
stata approvato in Consiglio Comunale il Piano di Riequilibrio finanziario
pluriennale che prevede, a fronte di un’esposizione debitoria di € 48.550.156,81,
oltre all’aumento di molte tasse e tariffe dei servizi, l’esternalizzazione
di alcuni servizi della STS, l’internalizzazione degli altri, e in sostanza, la
messa in liquidazione della STS Azienda Speciale.
Mentre il Consiglio approvava
questo piano definito di “lacrime e sangue”, i lavoratori della STS hanno
protestato sfilando in corteo da Piazza S. Pietro a Piazza Marconi, dove ha
avuto luogo la manifestazione organizzata dal Comitato Co.Ra.La.S. I lavoratori
successivamente sono stati presenti come auditori in Consiglio Comunale, dove
hanno dovuto assistere alla decisione della maggioranza di mettere la parola
fine sulla STS Multiservizi, che da quindici anni presta servizi per la Città
di Frascati.
L’opposizione si è espressa
negativamente sul Piano, rilevando come le tempistiche con cui gli è stato
presentato, il pomeriggio del 14 Novembre, non consentissero delle disamine
accurate ed evidenziando come lo stesso piano dei riequilibri fosse completamente
sfornito dei dati economici su cui si doveva invece fondare. In particolare, in
riferimento alle esternalizzazioni o internalizzazione dei servizi della STS, non
venivano indicati i costi dell’Azienda Speciale, né i risultati dell’indagine
di mercato, indicando solo i risultati di un’operazione a cui mancavano i dati
di partenza e lo svolgimento del procedimento.
Alcuni interventi
dell’opposizione hanno segnalato che il costo dei servizi della STS, oggetto
dell’analisi del Piano dei riequilibri, da cui deriva il progetto
dell’esternalizzazione e dell’internalizzazione dei servizi, non è inserito nel
contratto in essere tra STS e Comune e che le schede economiche, sulla base
delle quali la STS fattura al Comune, mai pubblicate, riportano le spese dell’Azienda
nel 2017, prima quindi, che tali spese venissero riviste dal piano di
risanamento e dalla Deliberazione di Giunta Comunale n. 59 del 28/03/2019, che
ha ridotto l’importo del contratto di servizi di 1.902.598,16. In altre parole,
le spese dell’Azienda Speciale prese a comparazione con ipotesi di
esternalizzazione sono superiori rispetto al dato effettivo, inoltre, sono
falsate da costi che dovrebbero essere del Comune e che invece anticipa la STS,
come quelli per le utenze degli impianti sportivi, che vengono ripartite come
spese generali su tutti i servizi.
I Consiglieri di Maggioranza, nei
loro interventi, rendevano noto che non avevano letto e compreso perfettamente
il piano di riequilibrio, che erano fortemente preoccupati e dispiaciuti per i
dipendenti della STS, ma che, per una questione di coscienza nei confronti
della Città, erano costretti a votarlo.
Il clima del Consiglio Comunale
assumeva toni diversi da quelli tipici della politica, richiamando le tematiche
introspettive affrontate in queste settimane: la STORIA, la COSCIENZA, la
RESPONSABILITA’.
La STORIA veniva
affrontata dal Sindaco Mastrosanti, che faceva un ampio excursus di tutte le
vicende della STS, evidenziando soprattutto i comportamenti non legittimi di
alcuni amministratori del passato, ammettendo finalmente di avere avuto un
ruolo attivo in molte delle decisioni assunte per la STS, in qualità di suo Presidente
e di Assessore, ammettendo anche che avrebbe potuto avere un’incidenza maggiore
su alcuni errori del passato quando era in opposizione.
La RESPONSABILITA’ veniva
richiamata da tutti i Consiglieri di Maggioranza intervenuti, compreso
l’Assessore Marziale, che finalmente si rendevano conto che, anche se 48.550.156,81
di euro di passività non potevano essere ricondotti all’operato di due anni e
mezzo di amministrazione, se ne prendevano la responsabilità per quota parte,
per avere magari troppo spesso votato senza particolare cognizione di causa un
provvedimento non corretto, ma riconoscendo che, se tale era la somma di cui
l’Amministrazione risultava in debito, evidentemente qualcuno aveva commesso
errori, di cui alcuni potevano essere a loro attribuiti. Sulla stessa linea
anche il discorso del Presidente del Consiglio Franco D’Uffizi che, abbandonata
la posizione dal banco della Giunta e rientrando tra i banchi della
maggioranza, ammetteva di avere avuto in mattinata grossi dubbi
sull’approvazione di questo piano, sia per la gravità delle conseguenze sulla
cittadinanza e sui lavoratori della STS, sia sulla scarsa trasparenza dello
stesso, rivelando che l’interruzione di quasi due ore del Consiglio era dovuta
alla discussione che aveva sollevato lui stesso e annunciando di aver deciso,
proprio per sottolineare la sua assunzione di responsabilità, di rassegnare le
dimissioni da Presidente del Consiglio Comunale.
Tutti i discorsi richiamavano la
preoccupazione dei Consiglieri per i lavoratori della STS e la giustificazione
del proprio operato personale, venendone fuori anche qualche inopportuno
richiamo alla paura di incontrare per la città in cui vivono e circolano alcuni
di questi.
La COSCIENZA diveniva di
nuovo tema comune dei Consiglieri, del Sindaco e della Giunta nell’affermare
che, nonostante tutto, la coscienza li richiamava ad approvare un piano che, seppur
doloroso, se pur poco chiaro, si rendeva necessario per evitare conseguenze
peggiori.
Il Consiglio Comunale del 18
Novembre 2019, verrà ricordato certamente per l’emotività che molti consiglieri
manifestavano, camminando in ansia da un lato all’altro dell’aula consigliare,
quasi ricordando l’immagine di chi aspetta notizie fuori dalla sala parto e
raccontando la lacerazione interiore che li aveva infine condotti a votare il
piano di riequilibri.
L’Assessore Gori, un po' discosto
da tutto questo clima commovente, interveniva per dare gli opportuni
chiarimenti tecnici sul testo del piano e per indicare a voce grossa e decisa
che era l’unica soluzione da adottare, addirittura rivolgendosi alla platea dei
lavoratori, che non poteva rispondergli,
per chiedere se gli stessi sarebbero invece in grado di fornire delle
alternative di fronte alla difficile gestione della STS, per la quale
ammetteva, anche lui evidentemente contagiato dal clima delle ammissioni di
responsabilità, di averle affibbiato la
definizione di “cancro”, di cui i dipendenti si erano tanto risentiti.
Dopo le dichiarazioni di voto,
che vedevano l’approvazione a maggioranza del piano dei riequilibri, nonostante
nessuno si fosse erto in difesa dei suoi contenuti e della sua chiarezza in
termini di dimostrazione tecnica, i lavoratori della STS lasciavano il
Consiglio dopo aver regalato un applauso a chi, se pur tanto commosso e
preoccupato, se pur tanto pentito di avere in passato assunto decisioni
superficiali senza comprendere i contenuti documentali degli atti del Consiglio,
oggi, nuovamente, si esprimeva per via di una corrente di appartenenza e non
certo per una convinzione di coscienza individuale.
La storia è maestra di vita
quando, attraverso l’individuazione di responsabilità e colpe, consente di non
commettere nuovamente gli stessi errori, quando ci rende migliori di come siamo
stati.
domenica 17 novembre 2019
LA COSCIENZA E LA RESPONSABILTA’
Domani 18 Novembre, finalmente la STS protesta per tutti i provvedimenti e le condotte ingiuste, scorrette, denigratorie poste in essere da chi governa la città di Frascati.
Abbiamo dovuto lottare anche solo per arrivare fino a qui, a poter affermare di avere una DIGNITA’ DA DIFENDERE. Siamo lavoratori, gente semplice, ma abbiamo capito dove vogliono arrivare i grandi professionisti che hanno studiato i bilanci, i piani di risanamento, di riequilibrio…vogliono cancellare la Nostra Azienda e fare affari con i nostri servizi!!!
I servizi sono i nostri, perché sono i servizi a cui lavoriamo e per i quali da 15 anni ci prodighiamo, fino a sentirli come una costante della nostra vita, dei nostri pensieri, dei nostri problemi. I servizi sono dei cittadini di Frascati, a cui spetta il DIRITTO di ottenere un trattamento migliore di quello che gli è stato riservato.
Il piano di riequilibrio in corso di approvazione elimina la STS, per cercare sul mercato ipotetiche migliori condizioni, per presunti risparmi, per incogniti risultati, aumentando contemporaneamente tasse e tariffe dei servizi, rendendo la città ostaggio per venti lunghissimi anni.
Di chi sono le colpe? Di quelli che c’erano prima, di quelli che ci sono ora, di quelli che ci sono sempre stati! l’unica cosa certa è che lo pagheranno quelli che ancora non ci sono, che ancora devono nascere e che subiranno le conseguenze di quello che domani decideranno i Consiglieri Comunali.
Ci auguriamo che chi voterà domani in Consiglio Comunale questo piano rifletta bene sulle conseguenze che esso avrà sui cittadini, sul futuro di 100 famiglie, sulle conseguenze per la Citta di Frascati.
Ci auguriamo che questi Signori Consiglieri, a cui i cittadini hanno accordato la loro fiducia, abbiano un’ETICA, una COSCIENZA, UN SENSO DI RESPONSABILITA’, quando domani dovranno approvare in Consiglio Comunale un provvedimento che potrebbe cambiare le sorti di così tante persone.
IL COMITATO Co.Ra.La.S.
Il piano di riequilibrio in corso di approvazione elimina la STS, per cercare sul mercato ipotetiche migliori condizioni, per presunti risparmi, per incogniti risultati, aumentando contemporaneamente tasse e tariffe dei servizi, rendendo la città ostaggio per venti lunghissimi anni.
Di chi sono le colpe? Di quelli che c’erano prima, di quelli che ci sono ora, di quelli che ci sono sempre stati! l’unica cosa certa è che lo pagheranno quelli che ancora non ci sono, che ancora devono nascere e che subiranno le conseguenze di quello che domani decideranno i Consiglieri Comunali.
Ci auguriamo che chi voterà domani in Consiglio Comunale questo piano rifletta bene sulle conseguenze che esso avrà sui cittadini, sul futuro di 100 famiglie, sulle conseguenze per la Citta di Frascati.
Ci auguriamo che questi Signori Consiglieri, a cui i cittadini hanno accordato la loro fiducia, abbiano un’ETICA, una COSCIENZA, UN SENSO DI RESPONSABILITA’, quando domani dovranno approvare in Consiglio Comunale un provvedimento che potrebbe cambiare le sorti di così tante persone.
IL COMITATO Co.Ra.La.S.
sabato 16 novembre 2019
LA STORIA, LE COLPE, L’IPOCRISIA, IL SILENZIO
Si parla di STS e inevitabilmente
si parla di STORIA. La storia della STS è di nuovo l’incipit del
discorso del Sindaco Mastrosanti nel Consiglio Comunale dello scorso 12
Novembre, quando dice “la storia non serve per capire di chi è la colpa”.
“La storia è maestra di vita”
dicevano i nostri avi, per dire che dagli errori del passato si può imparare a
non sbagliare di nuovo nello stesso modo, si può evitare di ripetere le stesse
tragedie. Dagli avvenimenti del passato, infatti, si traggono lezioni che ci
dovrebbero far diventare migliori di quel che siamo stati.
All’errore consegue necessariamente
l’attribuzione di una COLPA, se si accetta che esista un concetto di
responsabilità delle azioni. Lo stesso Sindaco
ricorda nel suo discorso che “quando si opera per il pubblico ci vuole
coscienza e responsabilità”.
Nel controbattere alla minoranza,
che durante il Consiglio aveva contestato i provvedimenti per
l’esternalizzazione dei servizi e per la messa in liquidazione della STS, che
saranno contenuti nel piano dei riequilibri del Comune in approvazione il prossimo
18 Novembre, il Sindaco tirava in ballo, inoltre, il concetto dell’IPOCRISIA.
Ipocrita ha definito il gesto
degli schieramenti di opposizione di strumentalizzare i lavoratori della STS,
tra l’altro presenti in Consiglio Comunale, esclusivamente per ottenere dei
consensi politici, riferendosi invece agli stessi lavoratori come mossi da
valutazioni emotive causate dalla preoccupazione di perdere il posto di lavoro
e liquidati come dei fantocci nelle mani dei politici di opposizione che li
avrebbero convinti a credere in una ricostruzione errata della storia dell’azienda
in cui lavorano. Perché quello che invece è una constatazione oggettiva,
secondo Matrosanti, è che l’Azienda Speciale nell’agosto 2015 è “nata morta”.
L’azienda è nata morta, secondo
la sua disamina, perché in due anni avrebbe accumulato un disavanzo di bilancio
di quasi 2.000.000 di euro, per i debiti verso i fornitori delle farmacie, per l’assunzione
di risorse lavorative in eccesso, per l’attribuzione di superminimi troppo alti
ad alcuni dipendenti, a cui sarebbe stato riconosciuto lo stesso livello
contrattuale di un funzionario del Comune, il tutto durante quella breve
parentesi tra Luglio 2015 e Giugno 2017 in cui lo stesso Mastrosanti, pur
presente sulla scena politica, non ricopriva incarichi in STS, nella Giunta o
nella maggioranza Consigliare.
Il Sindaco passava a fare
l’elenco delle azioni compiute dalla sua amministrazione per ridare vita alla “creatura
morta”. Riconosceva i meriti del piano del risanamento e del nuovo
contratto di servizi, finalmente remunerativo dei costi dell’Azienda,
dichiarando ,erroneamente, di averli fatti approvare a fine 2017, invece che a dicembre
2018 e dimenticando di dire di non aver fatto sottoscrivere il contratto e di
non avere dato applicazione al piano di risanamento, già approvati a Marzo 2018
dal Consiglio Comunale, sorvolando sul fatto che il piano di risanamento e il
nuovo contratto, definiti come strumenti per gli equilibri economici dell’Azienda,
non fu applicato anche nel primo semestre del 2018, producendo quindi
un’ulteriore semestre di perdite. Sempre in merito al nuovo contratto, con cui
il Comune si impegnava a corrispondere alla STS i costi dei servizi, mentre se
ne riconosceva i meriti, il Sindaco diceva che lo stesso contratto aveva
aggravato il bilancio del Comune. Parlando
delle farmacie, che avevano accumulato debiti verso le ditte distributrici di
farmaci, minimizzava il danno causato dalla decisione di smettere di effettuare
acquisti e di tenere le farmacie aperte ma senza prodotti da vendere,
dichiarando che l’incidenza dell’agio delle vendite non era poi così rilevante.
Dimenticava però di presentare, a riprova della sua analisi, le relazioni
sull’andamento di bilancio delle farmacie nel periodo 2017, 2018 e 2019, che
avrebbero invece dimostrato, come è logico, una perdita economica grave nel
2019 rispetto ad un più che valido utile di esercizio degli anni precedenti.
Dimenticava di dire inoltre che la STS vanta da sempre un credito elevato nei
confronti del Comune e che la mancata riscossione delle fatture per i servizi
prestati all’Ente ha impedito di pagare i fornitori delle farmacie. Ci sarebbe
poi da verificare la regolarità dell’espletamento delle procedure di gara per l’approvvigionamento
dei farmaci, che sembra siano andate deserte, avvenute attraverso centrali di
committenza la cui individuazione lascia seri dubbi. Ovviamente questi temi non
sono mai stati oggetto di dibattito o di tavoli di concertazione.
Il contenuto del suo discorso non
doveva suonare al Sindaco contraddittorio o ipocrita, se proprio di ipocrisia
accusava i Consiglieri di minoranza che, nel raccontare le vicende
attraverso le quali era stata affossata ad arte la STS, sostenevano i lavoratori
contro la decisione di liquidare l’Azienda.
Il Sindaco chiedeva alla platea di usare un
po’ di sano realismo e di onestà intellettuale volta a riconoscere che i costi
della STS, pari a 5.500.00 euro l’anno, sono insostenibili per il Comune, non
indicando però la quantità dei servizi che la STS svolge per il Comune e quali
sarebbero invece i costi ricorrendo alle esternalizzazioni. Mastrosanti,
infine, arrivava ad accusare la minoranza di non avere raccontato la verità ai
dipendenti in merito alla insostenibilità dei costi e chiedendo quasi dei
riconoscimenti per averla tenuta in vita, nonostante tutto, per due anni e
concludendo che “dare tutto a tutti” è di certo un errore.
Il Sindaco Mastrosanti è quindi
deciso, dopo avere attribuito la colpa esclusivamente a “chi c’era prima”,
pur dicendo che la storia non serve ad attribuire le colpe, ad esternalizzare i
servizi della STS e a seppellirla definitivamente, visto che la considera una “creatura
nata morta”.
I Consiglieri di maggioranza, che
hanno assistito a tutto il dibattito sulle sorti della STS in SILENZIO,
voteranno il 18 Novembre il piano dei riequilibri con cui si pone fine all’Azienda
di servizi del Comune di Frascati e con cui si aumentano tutte le tasse e le aliquote
dei servizi per i cittadini? Decideranno di applicare un piano di lacrime e
sangue i cui effetti verranno pagati dalle future generazioni per i prossimi
venti anni? Si disporranno con il proprio voto a consegnare a chi verrà dopo una
Città in declino, in cui non si potrà più investire per migliorare? Ritengono i
Consiglieri di maggioranza veramente corretta l’analisi dei fatti presentata
dal Sindaco? Credono con certezza che non esistessero e non esistano tutt’ora
soluzioni per gestire la STS come un’azienda sana e come una risorsa per la
Citta? Sono così convinti che i servizi verranno gestiti da altre aziende con
maggiori standard di qualità e che si produrrà risparmio? Sono tutti convinti che
la STS sia una creatura morta? Perchè tutto quel SILENZIO di
fronte agli attacchi della minoranza?
Si tace per tanti motivi: per
consenso, perché non vale la pena parlare, perché tanto non si può cambiare,
per rassegnazione, perché dissentire è difficile. Certo è, però, che uscire dal
SILENZIO e dissentire da qualcosa che si ritiene in coscienza non corretto,
indipendentemente dal ruolo che si ricopre e dalle aspettative di chi è gerarchicamente
sopra di noi, è ciò che rende un essere umano libero dei propri pensieri.
Il Comitato dei
Lavoratori della STS
Co.Ra.La.S.
venerdì 15 novembre 2019
ORGANIZZAZIONE MANIFESTAZIONE DI PROTESTA PACIFICA
mercoledì 13 novembre 2019
LA DEMARCAZIONE TRA IL BENE E IL MALE…NON TUTTO PUO’ ESSERE OGGETTO DI POLITICA
Si è arrivati oggi a dover ascoltare
cose che non possono essere oggetto di discussione. Esistono e devono esistere,
per rispetto della dignità, argomenti su cui non c’è spazio per l’opinionismo.
Di una di queste cose siamo stati testimoni oggi noi lavoratori della STS e
soci del Comitato Co.Ra.La.S.
Ieri è stato finalmente
ratificato presso la Prefettura di Roma l’accordo tra Sigle Sindacali,
Dirigenza Aziendale e Amministrazione Comunale per la riduzione del costo del personale
della STS, posto come condizione per il pareggio del bilancio 2019, il cui
mancato raggiungimento avrebbe comportato ex lege la liquidazione dell’Azienda.
I dipendenti hanno dovuto lottare
addirittura affinchè questa misura, volta a tagliare parte del loro salario e
della tredicesima, fosse adottata attraverso le formule di garanzia previste
dal diritto sindacale. La soluzione prospettata dall’Azienda, infatti, era
quella di far firmare ai dipendenti dei contratti part time, prospettando in
alternativa il licenziamento.
Ciò che rende paradossale la
questione è che i dipendenti hanno dovuto accettare l’ennesima riduzione del loro
salario ben consapevoli che, se questo sacrificio era indispensabile a scongiurare
la liquidazione della loro azienda sul fronte del bilancio in pareggio, non poteva in alcun modo impedire i provvedimenti di indirizzo politico già adottati con
la Deliberazione di Giunta Comunale n. 185 del 04/11/2019. Questo atto ha previsto l’esternalizzazione
della maggioranza dei servizi affidati alla STS e ha prospettato la possibilità
della messa in liquidazione dell’azienda, “laddove in corso di
predisposizione del piano di riequilibrio, dovesse rendersi necessario, di
operare ulteriore razionalizzazione della spesa”. Il piano di riequilibrio
verrà presentato e votato in Consiglio Comunale il 18 Novembre ed è evidente
che esso, già pronto, conterrà le motivazioni per procedere alla liquidazione
della STS.
Oggi i dipendenti della STS e
soci del Comitato Co.Ra.La.S. hanno assistito allo svolgimento del Consiglio
Comunale, dove si discuteva un’interrogazione ed una mozione relativa alle
vicende della disapplicazione del piano di risanamento attualmente in corso.
Tale vicenda è stata innescata dalla nota del Direttore Generale Nicolò Critti del
27 Settembre, con cui, dichiarando concluso l’accordo sul ricorso ad un
ammortizzatore sociale (F.I.S.), ripristinava orario e salario pieno dei
dipendenti. A tale comunicazione conseguiva una nota interlocutoria di 54 dipendenti,
ancora senza risposta, con cui si ricordava che il piano di risanamento in
corso di validità prevedeva la riduzione del 10% del costo del personale per
tutto il 2019 e 2020. Il C.d.A della STS, senza prima cercare un accordo con i
Sindacati, il 4 Ottobre, deliberava di applicare la riduzione del 20% della
paga e delle ore di impiego del personale dal 20/10/2019 al 31/12/2019 e del
10% dal 01/01/2020 al 31/07/2020 attraverso la sottoscrizione, da parte dei
lavoratori, di contratti part time. Ne conseguiva l’intervento dei Sindacati che
attivavano le procedure per la conclusione di accordi in rispetto delle norme
giuslavoriste di fronte al Prefetto.
Durante il Consiglio Comunale del
12 Novembre i Consiglieri di opposizioni hanno manifestato tutte le loro
perplessità di fronte a quello che ormai appare palesemente a tutti come un
attacco alla società di servizi del Comune di Frascati, dovendosi trovare a
discutere anche l’ipocrita tentativo della maggioranza di presentare un ordine
del giorno volto a prospettare soluzioni per la garanzia del reimpiego dei
dipendenti della STS.
Tale ordine del giorno, che
interveniva oggi, a distanza di cinque giorni dall’approvazione del piano di
riequilibrio del Comune, dopo mesi di totale silenzio sulle possibili garanzie
di reimpiego dei 100 dipendenti della STS a seguito delle esternalizzazioni dei
servizi, indicava tre possibili soluzioni, quali la costituzione di una nuova
multiservizi tra più Comuni, l’affidamento ad un altro soggetto pubblico, l’inserimento
negli atti di gara della clausola sociale. Tali soluzioni apparivano
extemporanee e assolutamente inefficaci, visto che, secondo recenti pareri e
linee guida, la clausola sociale non può essere considerata vincolante per
l’aggiudicazione delle gare. Tale proposta della maggioranza si configurava
come un tentativo estremo di difesa dall’accusa di non avere considerato nelle
proprie linee politiche la garanzia dei lavoratori della STS e l’ennesima
mancanza di rispetto verso chi da tanti anni presta il proprio servizio per i
cittadini di Frascati.
Ciò che oggi a più voci veniva
richiesto a questa maggioranza, ammutolita di fronte ai soci del Comitato
presentatisi in massa in Consiglio Comunale e di fronte ai discorsi di
un’opposizione che li accusava di non avere, oggi come nel passato, rese
trasparenti le intenzioni relative alla sorte della STS, era la SINCERITA’. La
sincerità di raccontare il contenuto di quel piano di riequilibrio che
certamente è già pronto e conosciuto e che senza ombra di dubbio decreta la
messa in liquidazione dell’Azienda. Si chiedeva ai Consiglieri di maggioranza
di avere la CORRETTEZZA, perlomeno, di ammettere che si era già deciso per la
messa in liquidazione e con quali motivazioni. Nessuno è intervenuto.
Nell’assordante silenzio della maggioranza si sono avvicendati tutti gli
interventi dei Consiglieri di opposizione previsti da regolamento. Questo ha
impedito lo svolgimento di un contraddittorio tra le parti, così come è stato
sempre impedito in questi ultimi anni la trattazione della questione della STS
in un contesto democratico, essendo state negate le commissioni di inchiesta, i
tavoli di confronto, la trasmissione di atti e bilanci, essendo addirittura
stata negata la pubblicazione della relazione della KPMG sulle criticità
gestionali dalla STS, nonostante tale
relazione fosse stata pagata con le risorse della STS e nonostante sulla sua
pubblicazione fosse stata approvata all’unanimità una mozione in un Consiglio
Comunale.
Il Sindaco Mastrosanti ha
aspettato mentre, impegnato nella scrittura, evitava di incrociare lo sguardo dei
presenti, l’ultimo intervento previsto dal regolamento, per poter iniziare il suo monologo che, con
rammarico, i soci del Comitato non hanno potuto ascoltare, perché i lavoratori
e soci del Comitato Co.Ra.La.S. hanno sentito la necessità di abbandonare l’aula
non appena il Sindaco ha iniziato a parlare accusando di ipocrisia e di
strumentalizzazione di un problema sociale i Consiglieri di opposizione,
dichiarando che in quello che era stato detto in aula ravvedeva un tentativo
semplicista di opporre le forze del bene a quelle del male e riconducendo la
presenza per più di tre ore dei lavoratori in quell’aula ad un semplice impulso
emotivo, dettato dalla preoccupazione per le loro sorti. Quando ha preso piede
il discorso sulla storia e sulle colpe di chi c’era prima il Comitato ha deciso
di non poter più tollerare oltre.
Esiste un limite oltre il quale comportamenti,
anche se provenienti da soggetti politici, non possono essere tollerati. Esiste
un limite oltre il quale nessuno può essere oltraggiato dall’ipocrisia di
discorsi che vogliono far passare per discutibile la demarcazione tra il bene
ed il male. Non tutto può essere
oggetto di opinione e linea politica. Esistono principi che devono essere condivisi
da tutti. Si può anche discutere e accettare che per il bene di 20.000 cittadini
sia necessario sacrificare 100 dipendenti di un’azienda definita “un cancro”, purché
vengano fornite finalmente argomentazioni, numeri e dati concreti, purché si
dimostri di avere percorso tutte le strade per evitare tali drammatici
provvedimenti.
Quello che invece non può essere
ridotto nell’ambito del “come la si pensa” sono la sincerità, la
correttezza, la lealtà, la trasparenza, l’onestà, che oggi sono state invocate
a più riprese ed invano da parte dell’opposizione e dei cittadini e lavoratori presenti
nell’aula del Consiglio Comunale.
Oggi si chiedeva alla maggioranza
che sta governando la Città di Frascati di ammettere che un piano per la messa
in liquidazione della STS già esiste e di rendere noti i calcoli che hanno
condotto a tale dolorosa decisione. Si è dovuto assistere invece all’ennesimo
tentativo di salvare la faccia con una proposta inattuabile per la garanzia dei
lavoratori, evidentemente elaborata all’ultima ora e all’ennesimo discorso
vuoto sulla colpa di chi c’era prima e sulla possibilità, addirittura, di
mettere in discussione che esiste un bene ed esiste un male. Il bene ed il male sono concetti comuni a
tutti, altrimenti non esisterebbe una società e un ordinamento giuridico.
I lavoratori del Comitato Co.Ra.La.s. vogliono
difendere quei principi da questo attacco e per questo sono disposti a lottare
uniti.
D'ACCORDO???!!!
In data 11/11/2019 è stato firmato dalle sigle sindacali e dai vertici Aziendali STS dinnanzi il Prefetto di Roma, l 'accordo per la riduzione del 20% del costo del personale per le mensilità di Ottobre, Novembre, Dicembre (in luogo del 10% del piano di risanamento) al fine di salvaguardare gli equilibri di bilancio 2019 e scongiurare la liquidazione della STS.
Nonostante l 'ennesimo sforzo, da parte dei dipendenti, il rischio liquidazione ed esternalizzazione è sempre più concreto.
Oltre a questo, come se non bastasse, si deve registrare l'ennesima mancanza di RISPETTO, in quanto, nonostante i Sindacati di fronte al Prefetto nel precedente incontro del 24/10/2019, abbiano richiesto anche la partecipazione del management aziendale, nonchè dell'Ente, per ottenere il raggiungimento del pareggio di bilancio mediante la decurtazione dei LORO emolumenti,
QUESTO NON ACCADRA'!
COME SPESSO, INVECE, ACCADE NEL BEL PAESE, SARANNO I LAVORATORI ED I CITTADINI A PAGARE PER LE SCELTE DELLE ECCELLENTISSIME PROFESSIONALITA', PARTITE, ADDIRITTURA DAI POSTI PIU' REMOTI DELL'ITALIA E GIUNTE SINO ALLA NOSTRA FRASCATI, CON L'OBIETTIVO, ASSAI AZZARDATO, DI FARLA VOLARE IN ALTO!
RISULTATI???
SERVIZI MINIMI ESSENZIALI PER I CITTADINI, UN'AZIENDA LE CUI CONDIZIONI SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI ED UNA FRASCATI INDISCUTIBILMENTE PIU' POVERA E RIDIMENSIONATA !
COSA DIRE A QUESTI GRANDI PROFESSIONISTI???
COME NON PROPORRE LORO PERSINO UN AUMENTO PER GLI ENCOMIABILI SERVIGI RESI ALLA CITTADINANZA???
👏👏👏
👏👏👏
INDUBBIAMENTE NOI FRASCATANI SIAMO NOTI PER ESSERE OSPITALI,
MA COSI', STATE DECISAMENTE ESAGERANDO!!!
😠
Apri Link:
DIRETTORE GENERALE STS
GIOCO 1 - TROVA LE DIFFERENZE TRA I VARI DIRETTORI GENERALI CON E SENZA PIANO DI RISANAMENTO AZIENDALE!!!
DIRIGENTE ALLE PARTECIPATE DEL COMUNE DI FRASCATI
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SPECIFICA DELLA RETRIBUZIONE LORDA ANNUA
ANNO 2019
Nome e cognome: Dott.ELPIDIO BUCCIRetribuzione annuale:Retribuzione fissa euro 43.625,66Retribuzione di posizione euro 30.997,64SPECIFICA DELLA RETRIBUZIONE LORDA ANNUAANNO 2018 – Assunto il 07.12.2017Nome e cognome: ELPIDIO BUCCIRetribuzione annuale:Retribuzione fissa euro 43.625,66Retribuzione di posizione euro 19.882,91
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martedì 12 novembre 2019
lunedì 11 novembre 2019
DOMANI...GIORNATA DURA!!!
Giornata di grande impegno quella
di domani 11 Novembre 2019.
E’ previsto per domani 11/11/2019,
alle ore 12,00, l’incontro in Prefettura avente l’obiettivo di ratificare tra
Azienda e Sigle Sindacali l’accordo per la riduzione del costo del personale
rivelatosi necessario per ottenere il pareggio di bilancio 2019 della STS
Asp. Va ricordato che tale situazione di
emergenza veniva a galla solo dopo che i dipendenti, in risposta alla
comunicazione con cui il Direttore il 27/09/2019 comunicava la conclusione
della riduzione oraria, con una nota indirizzata al Direttore, al Presidente,
ai Consiglieri Comunali, agli R.S.U. e alle Sigle Sindacali, chiedevano
chiarimenti circa la reale situazione economica e finanziaria in cui versava
l’azienda ed in particolare in merito alla disapplicazione del piano di
risanamento approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 91 del
16/11/2018, che prevedeva la riduzione del 10% dell’orario di lavoro e relativa
retribuzione per tutto il 2019 e 2020. Le preoccupazioni dei dipendenti
nascevano dall'analisi delle stimate minori entrate dell’Azienda nell'anno 2019,
dovute al mancato approvvigionamento delle farmacie e alla riduzione da parte
del Comune del compenso del contratto di servizio della STS, pari ad €
1.902.598,16, derivante dall'applicazione della Deliberazione della Giunta
Comunale n. 59 del 28/03/2019.
I dipendenti chiedevano quindi se il mancato rinnovo dell’accordo con i sindacati per il ricorso alla riduzione
del costo del personale facesse tornare in vigore la dichiarazione di esubero
dello stesso e in caso per quante risorse, se il piano di risanamento fosse
stato disapplicato per altre voci di riduzione della spesa, oltre a quella del
personale e di ottenere la proiezione del bilancio della STS a Settembre 2019,
al fine di comprendere le ragioni della cessata necessità del sacrificio
economico del personale per il risanamento dell’Azienda.
Il Direttore non ha mai risposto
a tale comunicazione e ai suoi puntali quesiti, mentre si sono resi necessari
due incontri con i Sindacati, due incontri di C.d.A., un incontro tra Sindaco,
Vicesindaco, C.d.A. Azienda, Sigle Sindacali e Comitato, due assemblee del
personale, un incontro presso la Prefettura per addivenire ad un nulla di
fatto, se non la proposta da parte dei Sindacati e l’accettazione da parte
dell’Azienda, con verbale del 29/10/2019, di una riduzione del 20% del costo
del personale per le mensilità di Ottobre, Novembre, Dicembre (in luogo del 10%
del piano di risanamento), attraverso un orario multiperiodale, in sostituzione
della richiesta del C.d.A. del 14/10/2019, di trasformazione temporanea dei contratti da
full time a part time, estesa, inoltre, nella misura del 10%, fino al Luglio 2020.
Tale accordo deve essere
ratificato domani 11/11/2019 di fronte al Prefetto e in merito alla possibilità
che esso possa essere concluso con salvezza dell’Azienda, esistono forti dubbi
da parte dei dipendenti per le seguenti ragioni:
1. nella
nota. del 30/10/2019, inviata dal Direttore al Prefetto, alle Sigle Sindacali,
al Sindaco del Comune di Frascati e agli RSU, non si evince in alcun modo l’impegno
del Direttore alla riduzione del proprio emolumento, nonostante le richieste
avanzate dai Sindacati di fronte al Prefetto in data 24/10/2019;
2. la
Giunta Comunale ha deliberato, con atto n. 185 del 04/11/2019, di fornire espresso indirizzo a tutti i Dirigenti,
gli Apicali, i titolari di posizione organizzativa e a tutti i Funzionari di
predisporre tutti gli atti necessari al fine di ridurre le spesa per molti dei
servizi attualmente svolti dalla STS, attraverso la loro esternalizzazione, a
mezzo di apposita procedura ad evidenza pubblica e di provvedere, laddove in
corso di razionalizzazione della spesa si rendesse necessario, a valutare
maggiori economie derivanti anche dalla messa in liquidazione della STS, con la
conseguente reinternalizzazione dei servizi, nella diversa misura che sarà
ritenuta necessaria al fine di garantire sufficienti standard di risultato.
Gli intenti dell’accordo non
appaiono più per nulla chiari, se, nonostante il sacrificio economico che il
personale si dispone a compiere per portare il bilancio in pareggio, è volontà
dell’Amministrazione Comunale procedere alla liquidazione dell’Azienda.
Questa delibera di Giunta appare in
netto contrasto con gli intenti dichiarati dall’Amministrazione Comunale e
dalla Dirigenza della STS durante tutti i percorsi di confronto fin qui svolti,
anche durante l’incontro dal Prefetto del 24/10/2019, quando si palesavano
intenti di aprire da subito tavoli per garantire un futuro all’Azienda,
attraverso progettualità che andassero a salvaguardare i dipendenti e l’Azienda
stessa, anche attraverso un sempre maggiore efficientamento dei servizi,
garantendo ogni sforzo, al fine di risanare l’Azienda, onde evitare la
liquidazione della stessa e garantire i livelli occupazionali.
Giunge voce, inoltre, che il
Sindaco non sarà presente all’incontro dal Prefetto, poiché impegnato a
ricevere i commercianti di Frascati che domani, dopo aver chiuso i propri
esercizi, andranno in corteo di protesta fino al Comune, dove verrà ricevuta
una loro delegazione, al fine di trattare le motivazioni per le quali ritengono
colpevole questa Amministrazione di non aver promosso il commercio a Frascati.
Quanto appena raccontato pone i
lavoratori del Comitato Co.Ra.La.S. in uno stato di sconcerto e preoccupazione,
unito alla consapevolezza che, se non si può fare altro, è arrivato il momento
di protestare in tutte le forme consentite dalle leggi e di raccontare cosa sta
succedendo nella STS Azienda Speciale e nella Città di Frascati, nell’intento
di difendere, almeno, la propria dignità.
Quindi domani giornata difficile
per il Sindaco Mastrosanti, il sostituto che delegherà di presentarsi dal
Prefetto, il Direttore Generale e Il Presidente della STS, che, in Prefettura,
dovranno rendere conto alle rappresentanze Sindacali e agli RSU di quanto da
loro fatto e dichiarato fino ad oggi in merito alla STS Asp e ai suoi
dipendenti.
venerdì 8 novembre 2019
LE COLPE DI CHI C' ERA PRIMA.
Non ci sono dubbi che quello che viviamo nel presente è il frutto di ciò che è stato nel passato, così come quello che facciamo accadere oggi lascerà le sue tracce nel domani.
Noi tutti siamo il frutto di ciò che è accaduto prima di noi e lasceremo in eredità le conseguenze delle nostre azioni a chi verrà dopo di noi. Questa è una legge a cui non può sottrarsi nessun essere vivente.
Vivere il presente, ammettendo di determinare gli eventi che, frutto delle azioni passate, sono anche la causa degli eventi futuri, è allo stesso tempo una responsabilità di tutti.
Nessuno di noi potrà per tutta la vita attribuire la responsabilità delle proprie azioni a quello che ci è stato lasciato, né potrà esimersi dal dovere di consegnare a chi verrà dopo di noi i risultati del proprio operato.
Inutile dire che la colpa di chi c’era prima viene usata sempre più spesso come giustificazione, anche da chi ha fatto parte di quel prima, inutile dimostrare con prove certe e inconfutabili che chi parla era nella condizione di cambiare le scelte sbagliate del passato, perché questi ormai sono fatti noti a tutti.
Si sono scritte troppe parole in questi giorni per attribuire sempre le colpe agli altri, troppe poche per ammettere di avere e di avere avuto delle RESPONSABILITA’. La responsabilità è diventata un concetto anacronistico e difficile da trattare, soprattutto nei contesti dei social e nella frenesia linguistica che sempre più spesso si utilizza. Parlare di responsabilità proprie o degli altri richiede attente analisi, tempo, oggettività e soprattutto coraggio. Ammettere di avere commesso degli errori, anche a causa delle difficoltà tramandate dal passato, ma errori comunque, ragionare su di essi e decidere di riparare, per evitare che di questi errori facciano le spese quelli che verranno dopo, che potranno nuovamente utilizzare gli stessi argomenti, in un infinito circolo vizioso, può rendere impopolari, ma certamente rende evidente che chi ha agito, anche sbagliando, lo ha fatto con onestà. Negare gli errori, nascondersi per sempre dietro la difficoltà che ci si è trovati a gestire per colpa degli altri, continuando a generare disastri che dovranno risolvere sempre gli altri, al contrario, non può che essere il segnale di un intento scorretto.
Viene in mente la storia raccontata in un film americano (Traffic), che rende bene il concetto:
“Quando fu cacciato, Krushev scrisse due lettere al suo successore e gli disse: “Quando ti troverai in un grosso guaio, apri la prima lettera e sarai al sicuro. Quando ti troverai di nuovo in un guaio, apri la seconda lettera”. Presto quello si trovò in un brutto guaio e aprì la prima lettera. Diceva: “Dai tutta la colpa a me”. Diede tutta la colpa al vecchio e la cosa funzionò. Poi si trovò in un secondo guaio e aprì la seconda lettera. Diceva: “Siediti e scrivi due lettere”.
Dovendo rilevare che chi sta governando la nostra Città non ha ancora trovato un modo di uscire dalle difficoltà diverso da quello di dare la colpa al “vecchio”, viene da suggerire: “SIEDITI E SCRIVI DUE LETTERE”.
martedì 5 novembre 2019
LA GIUNTA COMUNALE ESCE ALLO SCOPERTO E DECRETA LA FINE DELLA STS
Quello che è accaduto oggi, con
la pubblicazione della Deliberazione della Giunta Comunale n. 185 del
04/11/2019, ha dello sconcertante anche per chi, come noi, da tempo, denuncia
l’intento palese di questa Amministrazione Comunale di distruggere la propria
Azienda di Servizi.
Con tale Deliberazione, la Giunta
si è tolta la maschera e ha dichiarato che da tempo sta lavorando per procedere
all’esternalizzazione della stragrande maggioranza dei servizi affidati alla
STS, in cui prestano il proprio servizio 100 lavoratori.
Allo scopo di procedere al
riequilibrio finanziario, resosi necessario da una gestione economica
dissennata, dopo un lungo lavoro di acquisizione di dati e informazioni da
parte di Funzionari e Dirigenti Comunali, di cui quello alle partecipate, Dott.
Elpidio Bucci, che è stato anche Direttore ad interim della STS, la Giunta ha
fornito indirizzo a Dirigenti e ruoli apicali di predisporre tutti gli atti
necessari a ridurre le spese, attraverso le esternalizzazioni, dei seguenti
servizi:
- Pulizie Uffici Comunali;
- Manutenzione ordinaria;
Cimitero;- Parcheggio;
- Verde;
- Gestione Strutture "Museo Civico e Auditorium - Mura del Valadier";
Farmacie Comunali;- Portineria.
La Giunta ha inoltre fornito
indirizzo di provvedere, laddove in corso di predisposizione del piano di
riequilibrio dovesse rendersi necessario di operare ulteriore
razionalizzazione della spesa, di procedere anche alla liquidazione della STS.
Siamo quindi giunti a mettere la
parola fine alla storia di un’Azienda
che, sin dal suo primo insediamento, questa Amministrazione ha definito come un
peso e una zavorra, che ha osteggiato con tutti i mezzi a sua disposizione,
cercando di ritardare il piano di risanamento, di rendere inefficiente, anche a
costo di impedire l’introito di denaro pubblico, ridicolizzando e screditando i
suoi dipendenti di fronte alla cittadinanza, mettendo in discussione la
legittimità dei loro contratti di lavoro, distruggendo, di fatto, un’
importantissima risorsa della città. Il tutto mentre sperperava denaro pubblico
in consulenze esterne per attività non proprio trasparenti, a favore
principalmente di ditte in cui sappiamo hanno operato anche personaggi già noti
alle Autorità Giudiziarie. Lo stesso piano di riequilibrio pluriennale in corso
di predisposizione è stato affidato ad una ditta esterna per l’importo di € 31.000,00
come già dichiarata dal Movimento cinque stelle nell’articolo https://www.ilmamilio.it/c/comuni/19448-i-5-stelle-altre-consulenze-esterne-da-31mila-euro-quando-il-comune-non-ha-soldi-manco-per-la-posta.html.
Contestualmente, la Giunta, mentre
sospende i servizi dei cittadini, in attesa che vengano esperite le procedure
di gara, incrementa tutte le aliquote e le tariffe dei servizi, trattando i
cittadini come nessuno si era permesso di fare finora. Tutto questo senza
neanche un’ammissione di responsabilità, continuando ad attribuire le colpe ad
altri, se non addirittura ai lavoratori, che sarebbero stati responsabili, secondo le
illogiche argomentazioni dell’Amministrazione nella nota “L’Amministrazione
Comunale replica al Comitato dei lavoratori della STS” https://www.ilmamilio.it/c/comuni/19535-frascati-l-amministrazione-comunale-replica-al-comitato-dei-lavoratori-della-sts.html, di gestioni fallimentari e di disavanzi di bilancio, nonché
di riconoscimenti retributivi extra e di vizi di legittimità dei procedimenti
selettivi, che gli accordi sindacali sarebbero stati inidonei a sanare.
Questa delibera di Giunta e i suoi atti
preparatori intervengono mentre il Sindaco Mastrosanti ed il Direttore Critti
sono impegnati a siglare con le Sigle Sindacali e con la ratifica del Prefetto un
accordo per la riduzione del costo dl personale, che aggrava il sacrificio
economico dei dipendenti di una percentuale superiore a quella stabilita da un
piano di risanamento democraticamente votato dal Consiglio Comunale.
Questo accordo è stato presentato
ai dipendenti come la condizione senza la quale non si sarebbe potuto
raggiungere il pareggio di bilancio essenziale per evitare la liquidazione
dell’Azienda. Negli atti di tale accordo i lavoratori si sono resi disponibili,
nonostante le difficoltà in cui tanti di loro versano, a rinunciare a quota
parte delle ultime mensilità dell’anno e della tredicesima, mentre risulta
palese la volontà del Direttore, nonostante le richieste avanzate dalle Sigle
Sindacale, dal Comitato e dal Prefetto, di non decurtarsi in alcun modo gli
emolumenti, portando alle sigle sindacali la ridicola offerta di decurtazione
del compenso dei membri del C.d.A., che non percepiscono alcun emolumento.
Nonostante tutto questo e
nonostante l’impegno espresso dal Sindaco di fronte al Prefetto di voler
garantire un confronto per salvaguardare i dipendenti e l’Azienda stessa, oggi
la Giunta Comunale ha deciso che procederà alla liquidazione della STS.
I dipendenti della STS e Soci del
Comitato Co.Ra.La.S. si sentono oltraggiati, offesi e presi in giro da quanto
messo in atto dall’Amministrazione Comunale, non solo per la gravità delle
conseguenze per i lavoratori della STS e per i cittadini, ma principalmente per
slealtà e la mancanza di RISPETTO manifestata nei confronti di chi avrebbe solo
voluto prestare il proprio servizio a favore dei Cittadini del Comune di
Frascati.
I Soci del Comitato Co.Ra.La.S.
sono pronti a mettere in atto tutte le forme di protesta ammesse dalla legge
per difendere la propria DIGNITA’ ed i DIRITTI DI TUTTI I CITTADINI che oggi
sono stati gravemente OFFESI dagli stessi soggetti che avrebbero dovuto portare
avanti il mandato consegnatogli secondo dei principi di democrazia.
lunedì 4 novembre 2019
IL TFR DEI DIPENDENTI
In queste ore concitate di “botte
e risposte” tra il Comitato dei Lavoratori Co.Ra.La.S. e l’Amministrazione
Comunale, in molti hanno notato su social e blog il richiamo alla questione dei
TFR dei dipendenti, elencata tra le tante scorrettezze a danno degli stessi lavoratori
e si è deciso in questa sede di fare qualche approfondimento.
Ovviamente non è possibile citare
la “secretata” relazione di KPMG che, come tutti sanno, recitandone a memoria i
passaggi, aveva messo in evidenza tra le criticità della STS anche tale
questione. E’ possibile, tuttavia, desumere dalla lettura comparata dei bilanci
di esercizio della S.T.S. S.r.l. e STS Azienda Speciale, che la S.T.S S.r.l.
non ha mai corrisposto alla STS Azienda Speciale gli accantonamenti maturati a
titolo di TFR e che, quindi, il TFR dei dipendenti non è stato oggetto di
compensazione con le poste passive, che invece la STS Azienda Speciale ha corrisposto
alla STS S.r.l. in liquidazione, come la cessione di beni mobili.
L’aggiornamento al piano di
risanamento allegato al contratto quadro con il Comune di Frascati entrato in
vigore il 06/12/2018 prevedeva tra le principali criticità l’incapacità del
contratto precedentemente stipulato tra l’Azienda e il Comune di coprire i
costi dei servizi, creando nelle annualità 2015, 2016 e 2017 un disavanzo di
bilancio, che è stato aggravato fino a raggiungere la cifra di € 1.886.566,29, avendo
dovuto accantonare anche il TFR dei dipendenti non versato dalla S.T.S. S.r.l.
in liquidazione.
Quel 1.886.566,29 è il disavanzo
di bilancio che i dipendenti stanno contribuendo a ripagare con la riduzione
dei loro salari, con il risparmio sugli strumenti funzionali ai servizi e con
la propria faccia, ogni qualvolta si indica la STS come un azienda
fallimentare, in cui lavorano soggetti incompetenti e raccomandati e che gli
stessi dipendenti devono difendere dagli attacchi dell’Amministrazione, che
continua a ricordare come nel 2017, al momento del loro insediamento, hanno
trovato invece di un’azienda “una creatura morta”.
Una domanda sorge spontanea: non poteva
l’attuale Amministrazione Comunale, quando nel 2017 si trovò di fronte tali
criticità, per la cui emersione pagò quasi 50.000 euro alla KPMG, chiedere la
corresponsione dei TFR dei lavoratori alla STS S.r.l. in liquidazione? E KPMG
avrà suggerito tale soluzione? Il Comitato Co.Ra.La.S. ha recentemente
presentato richiesta di accesso agli atti della relazione KPMG che, se mai
verrà accolta, permetterà presto al Comitato di rivelare tali misteri.
Intanto non si può non sottolineare
come, di tutte le analisi fatte da KPMG, tra cui appunto la mancata
corresponsione dei TFR dei lavoratori dalla S.T.S. S.r.l., l’unica che ha ricevuto
gli onori della ribalta è stata la legittimità dei contratti dei dipendenti
della STS, per cui si è ritenuto indispensabile spendere, in un momento così
critico, ulteriori 4.500 euro per una relazione giuslavorista.
Purtroppo è questo che emerge
dalle analisi dei dati e delle relazioni, se pur “secretate” e anche se l’Amministrazione
“non può accettare” che i dipendenti formulino nelle loro dichiarazioni “accuse
gravi e diffamatorie”, come quelle riportate nelle recenti note del
Comitato Co.Ra.La.S., questi sono i fatti, questi i numeri e se mai si volesse
fare ulteriore chiarezza basterebbe pubblicare le relazioni per cui è stato utilizzato
denaro di tutti i cittadini di Frascati.
domenica 3 novembre 2019
Novità dal web
Aggiunta, al nostro Blog, la nuova pagina "Videos", dove caricheremo tutto ciò che riguarda il mondo STS e non solo...Stay Tuned!!!
https://comitatolavoratorists.blogspot.com/p/videos.html
https://comitatolavoratorists.blogspot.com/p/videos.html
sabato 2 novembre 2019
Oriana Fallaci cit.
Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.
Oriana Fallaci
venerdì 1 novembre 2019
IL COMITATO CO.RA.LA.S. PRECISA LE PROPRIE POSIZIONI
In risposta a quanto riportato
nell’articolo de Il Mamilio “L’Amministrazione comunale replica al Comitato dei
Lavoratori della STS” è inevitabile fare alcune precisazioni:
I lavoratori del Comitato Co.Ra.La.S.
hanno voluto pubblicare su questa testata giornalistica il proprio pensiero
nella nota https://www.ilmamilio.it/c/comuni/19500-frascati-sts,-questa-mattina-l-assemblea-dei-lavoratori-una-questione-di-rispetto.htm,
per chiedere all’Amministrazione Comunale che gli venisse riconosciuto il RISPETTO E LA DIGNITA’ che essi meritano come individui e come lavoratori e devono
prendere atto, dalla lettura della nota in replica, che ancora una volta
l’Amministrazione Comunale non è disposta a riconoscergli tali diritti.
Arroccata su posizioni autoritarie e di disconoscimento di responsabilità, come
sempre, l’Amministrazione focalizza l’attenzione sulla gestione antecedente il
proprio mandato, quando, nel porre in liquidazione la S.T.S S.r.l. e nella
costituzione della STS Asp, ci fu un importante incremento delle unità
lavorative, per la quale legittimità hanno
considerato necessario affidare incarichi
esterni (KPMG e Studio Orlandini – Petroselli) per effettuare delle
verifiche, riconoscendo già da allora l’inadeguatezza degli accordi sindacali a
sanare i vizi di legittimità nei processi selettivi e ha voluto sottolineare
come, solo in attesa di chiarire i riflessi normativi della vicenda, ossia se
esistono i presupposti giuridici per procedere al licenziamento di unità
lavorative, per salvaguardare momentaneamente i livelli
occupazionali, hanno chiesto un inevitabile sacrificio economico a tutto il
personale, richiamando inoltre, altro tema da sempre ricorrente, i
riconoscimenti retributivi extra (superminimi), della cui mancata rinuncia
viene accusato qualche non precisato
lavoratore.
In questa nota l’Amministrazione
Comunale dimostra la fondatezza delle dichiarazioni dei lavoratori del Comitato
Co.Ra.La.S. che avevano parlato di attacchi personali ai dipendenti, anziché ai
soggetti politici e alle figure dirigenziali a cui avrebbero dovuto essere
attribuite, invece, le responsabilità di scelte sbagliate o di atti
illegittimi. L’Amministrazione Comunale, nel replicare al Comitato Co.ra.La.s.,
ha fatto comprendere a tutti i cittadini cosa intendevano i lavoratori per
metodi basati sulla minaccia, il ricatto e l’intimidazione, che hanno
ingenerato nell’Azienda un clima di odio e sospetto reciproco tra colleghi,
alcuni dichiarati illegittimamente assunti, altri in possesso di privilegi
retributivi, causa in entrambe i casi,
delle rinunce economiche di tutti gli altri.
Anche nel controbattere in merito
alle cause evidenziati dai lavoratori come alla base della crisi aziendale,
volendo evidenziare i risultati di gestione fallimentari della precedente
amministrazione, che non era affatto sfuggita all’analisi dei lavoratori, l’Amministrazione
Comunale sembra voler considerare responsabili i lavoratori di una cattiva
amministrazione dell’Azienda, come se i lavoratori si fossero in questi anni
autoassunti, autogestiti, autocompensati con salari eccessivi.
Il richiamo al contratto di
servizio, come uno strumento di salvaguardia dell’Azienda e come elemento di
aggravio degli oneri a carico del Comune, rende infine palese l’atteggiamento
assunto da questa Amministrazione nei confronti della sua Società di servizi e
dei suoi dipendenti. La storia del contratto di servizio, non di certo sfuggita
ai lavoratori del Comitato, https://www.ilmamilio.it/c/comuni/19150-frascati,-la-parola-ai-lavoratori-della-sts.html,
è stata invece dimenticata dall’Amministrazione Comunale, che giustamente lo ha
definito come lo strumento per evitare la liquidazione dell’Azienda, ma che ha
trascurato di dire che esso venne
tenuto, se pur approvato dalla Giunta e dal Consiglio Comunale, chiuso in un
cassetto per ben otto mesi, per essere poi approvato con effetti retroattivi e
in ritardo di un semestre. Quel contratto, firmato il 06/12/2018, venne ridotto
dalla Giunta Comunale dell’importo € 1.902.598,16, appena tre mesi dopo la sua
sottoscrizione. Non è stato chiarito, inoltre, nella nota dell’Amministrazione,
perché una struttura aziendale notevolmente onerosa, per responsabilità di
altri, sia stata resa anche inefficiente a causa del mancato acquisto di
farmaci da vendere nelle farmacie, degli strumenti indispensabili al
funzionamento dei servizi, mentre si investivano risorse economiche in
consulenze esterne di supporto all’attività dei Direttori Generali.
Nel suo comunicato, infine,
l’Amministrazione Comunale fa la voce grossa contro i dipendenti del Comitato,
ancora a riprova del suo atteggiamento intimidatorio, già denunciato dal
Comitato, e invita gli stessi dipendenti a circostanziare davanti alle autorità
giudiziarie le accuse. Tale ultima osservazione non può che far sorridere, sia in merito alla
quantità di accuse fatte dall’Amministrazione sulle assunzioni illegittime, sui
superminimi di dubbia attribuzione, sulla gestione fallimentare di quelli prima
di loro ecc… che non risultano ad oggi essere state oggetto di un ricorso alle
autorità giudiziarie, sia in merito, ancora una volta, al richiamo di
responsabilità di chi nell’azienda ricopre il ruolo di semplice dipendente, ad
indagare ed attivare le autorità giudiziarie ogni qualvolta ravvede una
possibile violazione da parte della Dirigenza o dell’Amministrazione Comunale, invitando
in alternativa il personale a tacere.
Si conclude ribadendo le
posizioni del Comitato Co.Ra. La.S. che vuole veder restituito ai lavoratori
della STS IL
RISPETTO che gli è stato sottratto e LA DIGNITA’ che è stata calpestata una
volta di più con tali dichiarazioni.
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