Co.Ra.La.S.

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lunedì 16 dicembre 2019

TUTORING E FORMAZIONE...PERCHE' NON CHIEDERLO AI DIPENDENTI?


Si svolgono in questi giorni Commissioni in Comune per fare chiarezza sulle circa 40.000 euro all’anno spese in STS per consulenze che riportano come oggetto “tutoring e formazione in materia di bilancio, contabilità e revisione di piani di risanamento”.
I Consiglieri di maggioranza e minoranza si sforzano di capire in cosa consistano questi corsi. Il dibattito si accende perché in Azienda non sono stati rinvenuti i libri firma dei dipendenti.
Si interpellano i Direttori e, a sentire loro, non si usa più fare formazione nelle aule con libro firma di partecipazione, perché oggi la formazione si fa “on the job”, ossia mentre si lavora, con personale esperto proveniente da ditte esterne che va in affiancamento ai dipendenti. Il tutto provato dal fatto che del personale esterno si aggirava in azienda e che l’intervento sui bilanci è stato fondamentale anche per portare i risultati in pareggio.
Quindi titubanza generale, qualche domanda, qualche affermazione volta a mettere in discussione, ma niente di concreto…eppure otto dipendenti della STS erano presenti in quella stanza, se pur a mo’ di tappezzeria, in piedi, in disparte, invitati via Facebook, ma non potevano intervenire. Era contrario alle norme dei nostri regolamenti, forse, che un dipendente della STS potesse parlare in quella sede in risposta ad un Consigliere Comunale eletto democraticamente e quindi rappresentante dei cittadini o a un Dirigente chiamato come il tecnico esperto a fornire alla parte politica gli elementi necessari per farsi un’opinione. A nessuno è venuto in mente che i dipendenti a cui quella formazione, on the job o non on the job, era destinata avrebbe potuto fornire per lo meno l’altra versione dei fatti? Se qualcuno volesse discutere se il trattamento ottenuto in un ristorante è o meno coerente con il conto pagato non andrebbe a chiederlo oltre che al ristoratore anche ai clienti?
I dipendenti del Comitato Co.Ra.La.S. oggi hanno chiesto ufficialmente via PEC ai Consiglieri Comunali della Commissione, che si riunirà di nuovo domani, di individuare i dipendenti che avrebbero fruito di tali corsi, di invitarli in Commissione e stavolta di ascoltare anche la loro versione. Questa sarebbe democrazia, oltre che semplificazione delle cose!

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