La trasparenza indica un corpo che, lasciando passare la luce, permette la visione di oggetti che si trovano al di là di esso.
La TRASPARENZA viene utilizzata frequentemente nella vita politica ed amministrativa e con essa viene indicata e a volte imposta dal legislatore la necessità di rendere gli atti e i bilanci accessibili e chiari a tutti, in modo da scongiurare che si possano mettere in atto sotterfugi, che si possano dichiarare delle cose e farne altre, che si possano conseguire guadagni illeciti senza che ne rimanga traccia.
Nella nostra Società, sempre più complessa, non è facile fare emergere la trasparenza assoluta, anche solo per la diversità di codici linguistici propri di ogni sistema di classe e di settore. L’errore che non si deve compiere è quello di leggere dietro ad ogni atto scritto, dietro ad ogni discorso o rendiconto economico qualcosa di losco, di illecito, trascinando pericolosamente tutti verso un clima di sospetto generalizzato. Questo perché una società non può basarsi sul sospetto, perché se si finisce di sospettare di principio di tutto, i rapporti sociali diventano tesi, estenuanti e tali da non produrre risultati apprezzabili, perché vale il principio che se c’è del marcio in ogni cosa, non c’è del marcio in nessuna cosa.
C’è però un dovere di trasparenza di coloro che hanno delle responsabilità nelle vicende politiche e amministrative della nostra società, volta a rendere accessibile a tutti i cittadini la purezza dei propri intenti e ad escludere la gestione arbitraria delle risorse collettive.
Quando, invece, si prende atto che non vengono pubblicati, nonostante gli obblighi di legge, i contenuti economici dei contratti, che vengono secretate relazioni e pareri che vertono sugli stessi diritti di coloro che non possono accedervi, che mentre si invita qualcuno alla collaborazione si compiono atti volti a danneggiarlo, che si organizzano tavoli di contrattazione a cui non si invitano tutte le parti, si ha inevitabilmente l’impressione che chi agisca voglia nascondere qualcosa.
Quando qualcuno parla sempre in prima persona, cerca sempre di giustificare se stesso, attribuendo sempre le responsabilità agli altri, dà l’impressione di perseguire ad ogni costo i propri interessi e di voler occultare qualcosa agli altri.
Quando invece qualcuno si rende disponibile al confronto, al dialogo alla pari, all’accesso ad atti e documenti, dimostra di non avere alcun interesse personale da nascondere, di mettere al di sopra di tutto il bene comune.
Quando si incontrano persone che agiscono così, i sospetti si dileguano e fiorisce quella fiducia senza la quale nessuna amministrazione e nessun buon governo sono possibili.
La TRASPARENZA è infatti possibile solo quando si parte da una sincera buona volontà di essere onesti e di servire davvero gli altri.
Conosco dei casi in cui i responsabili non possono consultare il proprio protocollo!!!!
RispondiEliminaNon Trasparenza è quella cosa che quando chiedi di avere un atto e al 29esimo giorno ti ricordano che manca il documento...
RispondiEliminaSe ci fosse stata TRASPARENZA il MAGO SILVAN come avrebbe potuto fare quello che ha fatto ?
RispondiEliminaPiuttosto ........ ma il SEGRETARIO GENERALE del Comune messo dal Prof. MORELLI a CONTROLLARE PRIMA, DURANTE e POI che " BIP BIP " controllava nonostante la lautissima retribuzione percepita ?