Co.Ra.La.S.

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lunedì 4 novembre 2019

IL TFR DEI DIPENDENTI



In queste ore concitate di “botte e risposte” tra il Comitato dei Lavoratori Co.Ra.La.S. e l’Amministrazione Comunale, in molti hanno notato su social e blog il richiamo alla questione dei TFR dei dipendenti, elencata tra le tante scorrettezze a danno degli stessi lavoratori e si è deciso in questa sede di fare qualche approfondimento.

Ovviamente non è possibile citare la “secretata” relazione di KPMG che, come tutti sanno, recitandone a memoria i passaggi, aveva messo in evidenza tra le criticità della STS anche tale questione. E’ possibile, tuttavia, desumere dalla lettura comparata dei bilanci di esercizio della S.T.S. S.r.l. e STS Azienda Speciale, che la S.T.S S.r.l. non ha mai corrisposto alla STS Azienda Speciale gli accantonamenti maturati a titolo di TFR e che, quindi, il TFR dei dipendenti non è stato oggetto di compensazione con le poste passive, che invece la STS Azienda Speciale ha corrisposto alla STS S.r.l. in liquidazione, come la cessione di beni mobili.

L’aggiornamento al piano di risanamento allegato al contratto quadro con il Comune di Frascati entrato in vigore il 06/12/2018 prevedeva tra le principali criticità l’incapacità del contratto precedentemente stipulato tra l’Azienda e il Comune di coprire i costi dei servizi, creando nelle annualità 2015, 2016 e 2017 un disavanzo di bilancio, che è stato aggravato fino a raggiungere la cifra di € 1.886.566,29, avendo dovuto accantonare anche il TFR dei dipendenti non versato dalla S.T.S. S.r.l. in liquidazione.

Quel 1.886.566,29 è il disavanzo di bilancio che i dipendenti stanno contribuendo a ripagare con la riduzione dei loro salari, con il risparmio sugli strumenti funzionali ai servizi e con la propria faccia, ogni qualvolta si indica la STS come un azienda fallimentare, in cui lavorano soggetti incompetenti e raccomandati e che gli stessi dipendenti devono difendere dagli attacchi dell’Amministrazione, che continua a ricordare come nel 2017, al momento del loro insediamento, hanno trovato invece di un’azienda “una creatura morta”.

Una domanda sorge spontanea: non poteva l’attuale Amministrazione Comunale, quando nel 2017 si trovò di fronte tali criticità, per la cui emersione pagò quasi 50.000 euro alla KPMG, chiedere la corresponsione dei TFR dei lavoratori alla STS S.r.l. in liquidazione? E KPMG avrà suggerito tale soluzione? Il Comitato Co.Ra.La.S. ha recentemente presentato richiesta di accesso agli atti della relazione KPMG che, se mai verrà accolta, permetterà presto al Comitato di rivelare tali misteri.

Intanto non si può non sottolineare come, di tutte le analisi fatte da KPMG, tra cui appunto la mancata corresponsione dei TFR dei lavoratori dalla S.T.S. S.r.l., l’unica che ha ricevuto gli onori della ribalta è stata la legittimità dei contratti dei dipendenti della STS, per cui si è ritenuto indispensabile spendere, in un momento così critico, ulteriori 4.500 euro per una relazione giuslavorista.

Purtroppo è questo che emerge dalle analisi dei dati e delle relazioni, se pur “secretate” e anche se l’Amministrazione “non può accettare” che i dipendenti formulino nelle loro dichiarazioni “accuse gravi e diffamatorie”, come quelle riportate nelle recenti note del Comitato Co.Ra.La.S., questi sono i fatti, questi i numeri e se mai si volesse fare ulteriore chiarezza basterebbe pubblicare le relazioni per cui è stato utilizzato denaro di tutti i cittadini di Frascati.

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