Co.Ra.La.S.

Quando l'Ingiustizia diventa legge, la Resistenza diventa dovere!!!

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venerdì 7 febbraio 2020

Consiglio Comunale del 06/02/2020

In risposta al consiglio comunale del giorno 6 febbraio 2020 e all'intervento del sindaco:

Durante la discussione emersa nel consiglio comunale di ieri, si è parlato della piattaforma utilizzata per la potatura di alcuni rami che impedivano il passaggio dei carri allegorici previsti per il prossimo carnevale.
Come operatore del verde pubblico ci tengo a precisare che l'altezza estendibile della piattaforma sopracitata non è di 5 metri, come affermato dal sindaco, ma bensì di 21 ed è perfettamente funzionante; questo per sottolineare che al di là delle sue parole, l'STS dispone delle attrezzature necessarie per intervenire su gran parte dei bisogni della città.
Ciò che realmente le manca, è un numero di operatori adeguato all'estensione del territorio sul quale deve lavorare.
Infatti, gli addetti al verde sono soltanto 7 su un terreno comunale che presenta, oltre a una notevole estensione – non dimentichiamoci che quando si parla di Frascati si parla soprattutto delle sue periferie – anche numerose ville, scuole e parchi.
Ciò detto l'STS presenta ad oggi, oltre agli incarichi di emergenza non quantificabili, un file di tre pagine di lavori da evadere che, data la carenza di organico di cui sopra, affrontiamo con non poche difficoltà.
Come se non bastasse, durante il consiglio comunale, il sindaco ha affermato di non avere bisogno di personale che lavori 365 giorni l'anno e che basterebbero anche 250 giorni lavorativi.
Ringrazio la precisazione fatta sui 365 giorni lavorativi, che sarebbe interessante capire da quale riferimento sia stata colta - se dalle condizioni lavorative dell'800 o dallo schiavismo di altra provenienza - e ci tengo a rimarcare che i 250 giorni da lui auspicati potrebbero essere anche meno se non comprendessero anche festività che cadono di sabato e di domenica.
In caso la volontà di diminuire i giorni lavorativi fosse comunque reale, al di là dello sbaglio (si spera) sui numeri, spieghi ai concittadini quali saranno le aree che inevitabilmente - data la carenza di giorni lavorativi e di personale - verranno escluse dai servizi di manutenzione del verde.
Al netto di quanto affermato sopra, mi viene da domandarmi come sia possibile parlare di esternalizzazione di un servizio quando di questo non si conoscono neanche le condizioni reali e le sue possibilità; e ancor di più come il sindaco pensi che l'STS, passando in mani private alla ricerca del profitto, possa chiudere il bilancio in pareggio senza diminuire l'offerta per la città.

Mauro Pelo, operatore del verde pubblico.

domenica 2 febbraio 2020

IL SILENZIO E L’ECCESSO DI RUMORE

Si rincorrono in questi giorni notizie e smentite, si pubblicano e poi si cancellano articoli, girano voci, sembrerebbe, ma non è confermato che…un politico del Comune di Frascati abbia inveito e offeso degli Agenti di Polizia Locale mentre gli verbalizzavano una contravvenzione.

Ciò che fa riflettere non è il fatto in sé, che se non confermato neanche può essere oggetto di un commento, bensì il fitto mistero di cui esso è contornato. Dei testimoni oculari del fatto avrebbero scritto, giustamente indignati, ma utilizzando dei nomi di fantasia.

Questo lascia pensare. Perché qualcuno che assiste ad un fatto grave, offensivo non solo nei confronti di due Agenti in servizio, ma di un’intera collettività, che non merita di essere rappresentata da chi si comporta da prepotente, avrebbe problemi a raccontare e denuncia utilizzando il proprio nome? O perché, altrimenti, dovrebbe inventare e diffondere un racconto falso teso a diffamare un rappresentante politico locale?

Questo modo di parlare, che sembra più ispirato allo stile delle chiacchiere dei fontanili di una volta, che al senso civico di denunciare un fatto grave ed offensivo, è esso stesso causa dei mali della nostra società.

Nelle lezioni sul bullismo che la scuola ritiene fondamentale rivolgere ai giovani, si insegna loro che ciò che più alimenta il bullismo non è il fatto che esistano ragazzi prepotenti o violenti ed altri fragili o vittime, ma che ci siano degli spettatori che vedono, sentono, sanno e non fanno nulla. E’ questa paura di parlare, che in altri contesti viene definita omertà, che porta ad assistere ad un’aggressione su un mezzo di trasporto pubblico senza intervenire, a leggere un provvedimento in palese contrasto con i principi del buon andamento ed imparzialità della pubblica amministrazione e fare finta di niente, ad assistere all'intimidazione di un collega da parte del superiore senza difenderlo.

Questo più di tutto alimenta gli abusi di chi ha potere rispetto a chi è in condizione di inferiorità.

Rendere una dichiarazione non corrispondente al vero o non provata è altrettanto, se non più grave, perché, oltre ad accusare ingiustamente qualcuno, genera quell'eccesso di rumore mediatico in cui può essere vero tutto ed il contrario di tutto.

Sia il silenzio che l'eccesso di rumore producono lo stesso effetto: offendono  il diritto dei cittadini a conoscere la verità e a pretendere l’onestà, quella che va oltre il compimento del “proprio dovere”, quella che risponde ad un’etica della responsabilità di raccontare la verità, di indignarsi di fronte ad un’ingiustizia, di agire per interromperla.