Co.Ra.La.S.
Quando l'Ingiustizia diventa legge, la Resistenza diventa dovere!!!
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LE COLPE DI CHI C' ERA PRIMA.
Non ci sono dubbi che quello che
viviamo nel presente è il frutto di ciò che è stato nel passato, così come
quello che facciamo accadere oggi lascerà le sue tracce nel domani.
Noi tutti siamo il frutto di ciò
che è accaduto prima di noi e lasceremo in eredità le conseguenze delle nostre
azioni a chi verrà dopo di noi. Questa è una legge a cui non può sottrarsi
nessun essere vivente.
Vivere il presente, ammettendo di
determinare gli eventi che, frutto delle azioni passate, sono anche la causa
degli eventi futuri, è allo stesso tempo una responsabilità di tutti.
Nessuno di noi potrà per tutta la
vita attribuire la responsabilità delle proprie azioni a quello che ci è stato
lasciato, né potrà esimersi dal dovere di consegnare a chi verrà dopo di noi i
risultati del proprio operato.
Inutile dire che la colpa di chi
c’era prima viene usata sempre più spesso come giustificazione, anche da chi ha
fatto parte di quel prima, inutile dimostrare con prove certe e inconfutabili
che chi parla era nella condizione di cambiare le scelte sbagliate del passato,
perché questi ormai sono fatti noti a tutti.
Si sono scritte troppe parole in
questi giorni per attribuire sempre le colpe agli altri, troppe poche per ammettere
di avere e di avere avuto delle RESPONSABILITA’. La responsabilità è diventata
un concetto anacronistico e difficile da trattare, soprattutto nei contesti dei
social e nella frenesia linguistica che sempre più spesso si utilizza. Parlare
di responsabilità proprie o degli altri richiede attente analisi, tempo,
oggettività e soprattutto coraggio. Ammettere di avere commesso degli errori,
anche a causa delle difficoltà tramandate dal passato, ma errori comunque, ragionare
su di essi e decidere di riparare, per evitare che di questi errori facciano le
spese quelli che verranno dopo, che potranno nuovamente utilizzare gli stessi
argomenti, in un infinito circolo vizioso, può rendere impopolari, ma
certamente rende evidente che chi ha agito, anche sbagliando, lo ha fatto con
onestà. Negare gli errori, nascondersi per sempre dietro la difficoltà che ci
si è trovati a gestire per colpa degli altri, continuando a generare disastri
che dovranno risolvere sempre gli altri, al contrario, non può che essere il
segnale di un intento scorretto.
Viene in mente la storia
raccontata in un film americano (Traffic), che rende bene il concetto:
“Quando fu cacciato, Krushev
scrisse due lettere al suo successore e gli disse: “Quando ti troverai in un
grosso guaio, apri la prima lettera e sarai al sicuro. Quando ti troverai di
nuovo in un guaio, apri la seconda lettera”. Presto quello si trovò in un
brutto guaio e aprì la prima lettera. Diceva: “Dai tutta la colpa a me”. Diede
tutta la colpa al vecchio e la cosa funzionò. Poi si trovò in un secondo guaio
e aprì la seconda lettera. Diceva: “Siediti e scrivi due lettere”.
Dovendo rilevare che chi sta
governando la nostra Città non ha ancora trovato un modo di uscire dalle
difficoltà diverso da quello di dare la colpa al “vecchio”, viene da suggerire: “SIEDITI E SCRIVI DUE LETTERE”.
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